Per la prima volta ho avuto modo di provare Il Gusto del Delitto, un gioco senza master di Graham Walmsley.
Premetto che non sono un appassionato di gialli, né per quanto riguarda la lettura, né per la visione di film o telefilm. Questo gioco, comunque, si ispira alle storie di Agatha Christie ed è ambientato presso una nobile villa inglese negli anni '30. I giocatori al tavolo sono stati quattro e nessuno di loro, fatto salvo il facilitatore, lo aveva mai giocato.
Ogni giocatore ha un personaggio costruito nelle fasi iniziali del gioco per le prime due scene, ma al termine della seconda scena uno dei personaggi viene ucciso. La scelta di chi uccidere è abbastanza democratica nel senso che ogni giocatore propone un nome su di un foglietto che viene poi piegato ed estratto a sorte. In sostanza, chi riceve più nomination per essere ucciso è anche colui che ha più possibilità di ritrovarsi morto.
Nella seconda parte del gioco colui a cui è stato ucciso il personaggio è in gioco con un nuovo personaggio: l'ispettore.
I nostri personaggi sono stati i seguenti.
Reverendo Rowan Charles Seamur, nobile e colto parroco di un paesino di campagna e proprierario della villa in cui si svolgeva il mistero.
Lady Elizabeth Seamur, moglie del suddetto personaggio e padrona di casa; i coniugi Seamur hanno due figli (Michael e Jane).
Miss Emma, dama di compagnia e amica d'infanzia di Lady Seamur, mai sposata e senza figli.
Ben, il giardiniere, cresciuto alla villa dei Seamur in quanto figlio dei precedenti servi di casa; il rev. Seamur gli ha insegnato a leggere e scrivere facendogli da mentore.
Nelle prime scene abbiamo scoperto che lady Seamur tradiva il marito con Ben; miss Emma ha rivelato questa situazione scabrosa al reverendo Seamur, forse per invidia avendo magari qualche speranza di fidanzarsi con Ben.
In ogni caso, Ben il giardiniere è stato ucciso al termine della seconda scena.
Purtroppo la partita non è continuata, ma posso dire che il gioco mi stava piacendo parecchio pur non essendo il giallo il mio genere preferito.
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