lunedì 11 marzo 2013

Sessione di Un Penny per i Miei Pensieri

Ieri sera per la prima volta ho avuto l'occasione di facilitare il gioco Un Penny per i Miei Pensieri di Paul Tevis.
La sessione è stata molto bella e anche intensa dal punto di vista delle emozioni. Il clima era abbastanza serio e anche alcuni argomenti toccati di certo non erano scherzosi. Niente a che vedere, insomma, con la partita di cui avevo riportato qualcosa qualche tempo fa (si veda Un Penny per i Miei Pensieri).
Alcuni dei temi sono stati il suicidio, la morte di un figlio, la separazione dal coniuge, la disabilità, l'adulterio e l'accettazione di un figlio non tuo.

Al di là della bella sessione, ho potuto constatare che il gioco è molto piacevole da facilitare. Basta leggere quello che è scritto sul manuale e, di tanto in tanto, integrare con una propria spiegazione se qualcuno chiede chiarimenti (ma questo forse è dato dal fatto che io non sono gran che a leggere e la comprensione risultava un po' difficile).
Le regole sono poche, ben chiare e aiutate dalle frasi rituali che aiutano i giocatori a ricordarsi a cosa servono.
Avevo stampato uno schema di come si svolge la partita, ma è stato assolutamente inutile.

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