martedì 8 gennaio 2013

Giochi e liste

In questi giorni ho giocato parecchio a The Quiet Year di Joe McDaldno.
Il gioco continua a piacermi, ma giocato diverse volte di fila mi ha dato un po' a noia.

Qualsiasi gioco potrebbe farlo, ovviamente, ma io ho la mia ipotesi.
Durante il gioco, ad ogni turno, ogni giocatore deve estrarre una carta da ramino dal mazzo. La carta rimanda ad una lista presente nel regolamento che offre due scelte per creare fiction.
In tutte le partite si estraggono quasi tutte le carte che rimandano sempre alla solita lista in cui però le opzioni sono solo due.

Questo a mio parere è il problema che può portare a essere noioso questo gioco dopo qualche partita.
Le cose che si vengono a creare sono sempre molto simile nonostante al tavolo cambino i giocatori o ci siano terreni diversi in cui ambientare il gioco.

La stessa cosa, anche se in misura minore, mi era capitata con Fiasco di Jason Morningstar.
Arrivati alla Crisi la tabella è sempre quella. Il problema pare essere stato rilevato dall'autore visto che in Come fare Fiasco sono state aggiunte nuove tabelle della Crisi.
In Fiasco, comunque, il problema è di gran lunga inferiore visto che la tabella della Crisi ha opzioni molto più generali della tabella di The Quiet Year che invece è molto stringente.

Credo, in generale, che giochi che producono fiction a partire da una tabella a cui riferirsi possano arrivare a stancare dopo qualche giocata arrivando a creare situazioni simili tra le varie partite.

Nessun commento:

Posta un commento