lunedì 3 settembre 2012

GnoccoCON 2012

Alla GnoccoCON di quest'anno ho avuto la possibilità di fare una sessione a The Regiment (hack de Il Mondo dell'Apocalisse fatta da Paul Riddle e John Harper) e una sessione a Danger Mountain! di Jason Morningstar.

The Regiment lo abbiamo usato in versione Alpha 2.0 per la seconda volta e le regole mi paiono filare abbastanza bene. Ho provato il Commando che è un personaggio che comunque reputo troppo forte e sbilanciato, ma questo è un parere mio.
Questo gioco, alla lunga, comincia un po' a stancarmi perchè non vedo emergere nulla sui personaggi: si va alla guerra, si combatte, ma i personaggi vengono esplorati davvero poco nelle loro motivazioni e nei loro sentimenti.
Inoltre, i personaggi mi paiono combattere senza un motivo personale, c'è solo un'imposizione dall'alto (cosa che invece in Grey Ranks non avevo assolutamente provato). Anche in Il Mondo dell'Apocalisse c'è violenza a volte immotivata, ma mi sentivo assolutamente libero di decidere se e quando praticarla. Qui invece non c'è scelta, si deve combattere e anche duramente se non ci si vuole lasciare le penne.
Questo forse può ricreare un po' il clima di guerra con soldati a volte immotivati e stanchi della violenza, ma come giocatore sono andato a casa nauseato da tutti i morti che c'erano stati in quella sessione pomeridiana.
Un mio amico sostiene che l'umanità e l'esplorazione dei personaggi si veda tra una missione e la successiva, tuttavia la cosa non mi convince molto per due motivi.
Il primo è certamente lo scarso tempo tra una missione e la successiva. Il secondo motivo è che comunque un personaggio non ha scelta e la successiva sessione si ritroverà ancora in mezzo ad un mare di cadaveri che magari lui ha provocato anche non volendolo.

Danger Mountain! si è rivelato un gioco leggero e piacevole da giocare. Anche qui abbiamo visto tre o quattro morti, ma la cosa è decisamente diversa.
Qui un evento catastrofico mette in pericolo i personaggi e alcuni altri personaggi ricorrenti, ma la scelta di morire o sopravvivere spesso è nelle mani del giocatore che è libero di decidere se e quanto rischiare per salvare la vita altrui.
Devo dire che dopo tutta la violenza di The Regiment avevo bisogno di qualcosa di simile. Qualche punto oscuro nel gioco c'è stato, ma ci siamo comunque divertiti parecchio.

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