sabato 5 ottobre 2013

La mia battaglia sui sessi dei personaggi

Inizio questo post riportando alcuni vecchi post di questo blog con le date di pubblicazione. A chi non interessasse leggere questi post può passare tranquillamente oltre.


Come si vede da questa breve cronologia è da almeno un anno e otto mesi che combatto esplicitamente per avere al tavolo personaggi maschi e femmine (anche se i giocatori continuano a essere tutti maschi).

In realtà se leggete il primo post nell’elenco vedrete che la mia battaglia è iniziata almeno due anni prima, anche se in modo implicito. Probabilmente all’epoca nemmeno io mi rendevo conto del fatto che semplicemente desideravo avere personaggi di sessi diversi al tavolo.

In quest’anno e otto mesi abbiamo provato diversi giochi.
Anzitutto al nostro tavolo è arrivato Il Mondo dell’Apocalisse di Vincent Baker che ti interroga esplicitamente sul sesso del personaggio che vuoi fare.

Anche Montsegur 1244 di Frederik J. Jensen, per come distribuisce i personaggi, è stato uno spronare i giocatori a scegliere anche personaggi femminili.

Poi, forse perché mi sentivo un po’ frustrato per i pochi passi in avanti che faceva il gruppo in questo versante, ho scritto Boys, Girls and Bloggers1 in cui da regolamento imponevo che vi fosse un numero uguale di personaggi maschili e femminili al tavolo.
Se qualcuno al tavolo ha questo problema di bilanciamento dei sessi dei personaggi provate a fare una sessione a Boys, Girls and Bloggers, forse cambierà qualcosa nei giocatori.

Arriviamo, infine, all’epoca dell’ultimo articolo nella lista. All’inizio della campagna de Il Mostro della Settimana di Michael Sands imposi che non ci fosse la "Sagra della Giovane Salsiccia Bianca"2.
I giocatori mi stupirono e fecero davvero un gruppo ben assortito.

Passando a tempi più recenti, abbiamo iniziato un’altra campagna sempre con Il Mostro della Settimana di Michael Sands (Il Mostro della Settimana a New York, 26 settembre 2013) e non ho imposto nulla sul sesso dei personaggi.
Uno dei personaggi è femminile!

Forse è un po’ presto per cantare vittoria, ma probabilmente la micro-cultura3 del mio tavolo sta cambiando (almeno in questo campo).



Note:
1 Attualmente trovate il gioco nella pagina Giochi in produzione (torna al testo).
2 Citazione letterale dal post sopra citato; la spiegazione del significato di questa espressione è nello stesso post (torna al testo).
3 Il termine è mutuato dall'articolo di Meguey Baker Cambiare la tua micro-cultura (torna al testo).

2 commenti:

  1. Molto interessante! Questa reticenza si ha anche con le ragazze, difatti per l'INCbook 2012 scrissi con Mattia Bulgarelli un articolo a riguardo.
    Sono felice che la situazione con il tuo gruppo stia cambiando.

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  2. Hai detto bene: sta cambiando.
    Non credo che si possa ancora dire con certezza che sia cambiata.
    Almeno il cammino è stato intrapreso e comincia a dare i primi frutti.

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