mercoledì 9 ottobre 2013

Emigrants, un gioco sull'emigrazione

L'altra sera abbiamo fatto una partita intera di Emigrants, un gioco che parla del lasciare la propria terra.
In un'ora e un quarto abbiamo fatto tutto, dalla creazione dei personaggi alla conclusione delle storie dei personaggi.

Abbiamo optato per un'ambientazione abbastanza standard per un gioco come questo, quindi abbiamo deciso di ambientarlo in Rwanda.
Dopo sparatorie, intimidazioni da parte di signori della guerra e bambini soldato, l'uccisione di un frate missionario francese che ha fatto chiudere la missione del villaggio e il tentativo di reclutamento dei bambini del villaggio da parte delle forze armate di un signore della guerra, tutti i personaggi hanno deciso di andarsene e cercare un futuro altrove.

Tutti i personaggi hanno deciso di emigrare, anche se con risultati diversi.
Un vecchio rwandese (tra i saggi del villaggio) è riuscito ad arrivare a Parigi per poi ritrovarsi vecchio e logoro a raccogliere le cicche di sigarette sottopagato.
Una donna vedova con una figlia di un anno e mezzo si è ritrovata uccisa senza nemmeno essere riuscita a sorpassare la frontiera del Rwanda.
Suo figlio quindicenne, invece, si è ritrovato in Francia a fare l'elemosina quando il suo sogno era quello di fare il meccanico.

Per essere il primissimo playtest è andata decisamente bene. Mi sono state fatte un paio di proposte di miglioramento che valuterò dopo aver fatto almeno un'altra partita o due, in modo da raccogliere più opinioni.

Chi fosse interessato a un playtest in hangout mi contatti liberamente che troveremo il modo di accordarci su una serata (il gioco è abbastanza breve, come si è visto dalla durata di questa partita).
Il gioco (in questa primissima idea) è per tre o quattro giocatori ed è senza master.

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